Trova il tuo consulente



Come trovare il tuo consulente ideale?



"L'efficienza del management passa 

attraverso l'efficienza della proprietà"

La nuova normativa


Dal 2018 l’albo pubblico unico nazionale dei consulenti finanziari tenuto presso la Consob viene soppresso.


Per aiutare il risparmiatore, il legislatore riunisce tutti i collocatori ed i soggetti più o meno dichiaratamente collegati al collocatore, in un albo unico (Albo dei collocatori e consulenti autonomi) tenuto da un Organismo privato OCF.  Ora il cliente potrà scegliere consapevolmente se chiedere la consulenza ad un collocatore (consulenza personalizzata): consulente abilitato all’offerta fuori sede - in precedenza chiamati promotori finanziari; oppure un consulente autonomo, collegato al collocatore  (da vincoli di legittimazione, Albi, formazione, aggiornamento, rappresentanza (e molto altro...)


In alternativa (o in aggiunta), il risparmiatore potrà chiedere una consulenza indipendente sugli investimenti, diretta alla crescita dei capitali, a Consulenti Finanziari Indipendenti (CFI), che cioè non hanno alcun rapporto con il collocatore e con le sue molteplici strutture, ma sottoposti solamente alla legge ed al controllo di autorità pubbliche.


Considerazioni generali

La consulenza agli investimenti è incompatibile con organizzazioni complesse. Una società o una associazione è sempre portatrice di un interesse proprio e contrapposto a quello del risparmiatore, del consulente e della collettività.

"Quando i risparmiatori chiederanno consulenza, le banche invaderanno il mercato con battaglioni di finti consulenti", avevano da sempre sostenuto gli analisti più esperti. E allora, come orientarsi tra consulenti finti e consulenti veri? Come trovare dunque il proprio consulente ideale ...quali parametri vanno considerati? Per es.: appartenenza a ordini o associazioni, premi e riconoscimenti, sentito dire, giornali e siti web alla moda? O che altro...?

La domanda, su quali caratteristiche dovrebbe avere il consulente ideale ricorre sempre più frequentemente, ma ascoltando le varie risposte ci si rende facilmente conto di avere spesso a che fare soltanto con punti di vista e interessi non proprio del tutto indipendenti dalla vendita di strumenti finanziari.

Si tratta dei tuoi risparmi, del tuo futuro - e di ciò che lascerai dopo di te... Perciò, pratiche "fai da te", venditori - o esperti da quotidiani finanziari, questa volta potrebbero non fare al caso tuo.

Le considerazioni che farai ti faranno perdere un bel pò di tempo, ma potrebbero essere proprio queste a fare la differenza sul raggiungimento dei tuoi obiettivi.

Un primo confronto può essere fatto tra professionisti individuali e società: quali parametri valutare nella selezione dei sedicenti consulenti...?

Il desiderio di sicurezza potrebbe spingerti a cercare assistenza presso società di consulenza o presso note associazioni di “consulenti indipendenti”. Tuttavia, le società, o associazioni, sono sempre portatrici di un interesse proprio, distinto e contrapposto, rispetto a quelli, già presenti nel rapporto di consulenza, del risparmiatore, del suo consulente e della collettività. Spesso, inoltre, il collocatore (venditore di strumenti finanziari) promuove egli stesso, direttamente o indirettamente, società, sindacati (o altre organizzazioni associative) che prestano il servizio di "consulenza". Ma a differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, in questi casi, il reale obiettivo di queste associazioni è piuttosto quello di separare il "consulente" individuale dalla sua responsabilità personale, potendo così costringerlo a consigliare ciò che si vuole e riducendo così la sicurezza per te, anzichè aumentarla, e aprendo la strada a qualunque esito negativo possibile.

Gli affiliati a queste associazioni potrebbero ricevere commissioni e incarichi di lavoro, sconti su pagamenti e su servizi, avanzi di carriera, network professionali e altri benefici, solo se rispettano le indicazioni di scuderia quando prestano la loro "consulenza", o, altrimenti, essere penalizzati o espulsi dall’associazione. Così, ad es., sarà facilmente possibile ai titolari della associazione stipulare accordi, anche taciti, di collocamento con banche ed assicurazioni, enti e governi anche esteri, condizionando poi i propri collaboratori ad inserire gli strumenti oggetto di questi accordi nella "consulenza" prestata all'ignaro cliente. E molto altro ancora.

Permettere ai professionisti di organizzarsi in scatole che aggirano le loro responsabilità potrebbe non essere la mossa più giusta da parte tua. E' utile ricordare che le norme comunitarie (come recepite in origine dal nostro parlamento) vietavano l'esercizio della consulenza finanziaria indipendente in forma associata, proprio perchè considerata unanimemente un'officina relazionale di conflitti con gli interessi dei risparmiatori. Solo a seguito del passaggio parlamentare, in Italia, è stata introdotta la figura della persona giuridica (cioè società, s.r.l. o s.p.a.) consulente.

I cinque riferimenti
Dal 2019 la nuova normativa sulla consulenza finanziaria sancisce l'indipendenza della sola consulenza non personalizzata.

In generale, come puoi fare a identificare un consulente finanziario giusto per te? I cinque riferimenti che permettono di distinguere un consulente agli investimenti da un venditore di strumenti finanziari sono:

√ Persona fisica non associata
√ Divieto di ricevere utilità dalle società di vendita di prodotti finanziari e soggetti collegati ("intermediari")
√ Parcella pagata per l'utilità sulla protezione e la crescita del capitale
√ Nessuna detenzione del capitale o dei titoli del cliente in alcun modo
√ Rendimenti stabili e consistenti sia in termini assoluti che relativi

IL CONTROLLO DELLE ASSICURAZIONI
Fatti uscire dalla porta, gli intermediari rientrano dalla finestra. Il controllo delle Assicurazioni sui consulenti.
E' importante verificare l'assenza di una polizza assicurativa per la responsabilità professionale sui consulenti. Una tale "copertura", infatti, lungi dal rappresentare una protezione per i tuoi risparmi, indica invece dipendenza del professionista e quindi un potenziale pericolo per te. Ad es., in quanto dipendendo la affidabilità della consulenza, del lavoro stesso, dalle compagnie assicurative queste possono facilmente pretendere dal professionista l'utilizzo dei loro prodotti, o esercitare agevolmente pressioni sulle autorità e commissioni di regolamentazione o stabilire per la copertura assicurativa livelli di prezzo agevolati per i “consulenti” affini rispetto a quelli che rifiutano di vendere le loro polizze, gestire le resistenze sugli indennizzi "a simpatia", alimentare campagne d'informazioni basate su una pretesa superiorità dei loro prodotti o tutte queste cose insieme e così via...

Inoltre, una polizza rc professionale non copre il dolo del consulente, ma solo l’ipotesi della negligenza. Questo significa il paradosso che il cliente dovrà dimostrare che non c’è stata truffa se vuole avere il risarcimento assicurativo. A quel punto, al consulente non servirà altro che esibire le informative sui rischi firmate dal cliente, e gli altri adempimenti formali minimi, e dopo anni di costose procedure, il processo si chiuderà in un nulla di fatto. I vincitori saranno le assicurazioni che hanno lucrato sui premi, e sul controllo del consulente, e gli avvocati che hanno incassato le parcelle e mantenuto in ordine lo svolgimento di tutta la questione. La legge italiana (DM 206/08), ha introdotto l'obbligatorietà della polizza assicurativa per la responsabilità professionale per i consulenti, e società di consulenza, che per questo motivo non sono più denominati indipendenti ma autonomi).

Come ti sarà forse ora più chiaro, il collocatore sforna ogni giorno nuovi "superconsulenti" (consulenti collegati, ovvero consulenti che pur dichiarandosi indipendenti lavorano per il venditore, specialmente sotto l'apparenza di innocui professionisti tradizionali). E' questo, d'altra parte il suo lavoro. A te spetta, allora, di fare il tuo. Prima di iniziare fai sempre delle prove con piccoli importi, pretendi solo il rispetto di questi cinque semplici punti e non farti incantare da considerazioni “di contorno”, stornelli e giudizi altrui. Finora il paradigma imposto dalle banche al mercato è stato: "le banche rubano i rendimenti, i consulenti il capitale". Dopo che banche e assicurazioni sono state prese con le mani nel sacco devastando con le loro attività l'intera economia mondiale, sta a te ora decidere se permettergli di riaffermare questo principio - e fargli rinnovare il loro ciclo - o meno. Ricorda che quanto più vi saranno clienti intelligenti tanto più vi saranno consulenti onesti.

Per iniziare potresti subito evitare di chiedere ad amici, professionisti o conoscenti. Questi spesso si trovano a contatto con bancari, promotori ed assicuratori e difficilmente possono essere una buona fonte di indicazione. Potresti, invece, imparare ad assumere un consulente direttamente, con una ricerca libera in internet, per es. 

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Davide Battista
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